Ehi zio… ti scongiuro, porta via con te mia sorella: non mangia da troppo tempo.» Lo disse tutto d’un fiato, poi si voltò. E in quell’istante rimase senza parole, pietrificato dalla sorpresa.

— Zio, ti prego… prenditi cura di mia sorella. Non mangia da tanto… Quelle parole, sussurrate con un filo di voce e quasi inghiottite dal rumore della strada, colpirono Igor Levshin allo stomaco. Camminava in fretta — anzi, stava scappando da un nemico che non perdona: il tempo. Lo aspettava una riunione decisiva, milioni in … Read more

Durante la cerimonia, la piccola ha preso il microfono tra le mani e, con gli occhi lucidi d’emozione, ha rivolto a sua madre un affettuoso messaggio di auguri.

Durante il ricevimento di nozze, la bambina prese il microfono per fare gli auguri alla madre… e poi avviò un video. Anya, però, a quel punto aveva già deciso che non avrebbe più taciuto. Da settimane non capiva perché quell’uomo fosse entrato in casa loro come se fosse sempre appartenuto alla loro vita. Sognava che … Read more

«Un giovane spalò la neve dal vialetto dell’anziana vicina: il pensiero che lei lasciò davanti alla sua porta commosse tutta la nostra famiglia.»

Quella notte la neve era caduta a fiocchi fitti, ovattando il mondo in un silenzio soffice. La città dormiva, i tetti brillavano nel buio, e Marcus—tredici anni appena—uscì piano di casa avvolto nel cappotto pesante. Gli stivali scricchiolavano sul ghiaccio; nella mano, la pala gelata. Non lo muoveva l’idea di una ricompensa. Lo spingeva un … Read more

Mio marito irruppe raggiante: «Da oggi abbiamo due piccoli in più. Li ho trovati nel bosco, proprio sotto una grande quercia, e li cresceremo come se fossero i nostri figli», disse stringendo al petto due gemellini.

Olga rimase immobile accanto ai fornelli. Il vapore della pentola appannava la finestra, trasformando il vetro in una patina lattiginosa. Oltre quella foschia si intravedeva la sagoma del marito che avanzava con due insoliti fagotti tra le braccia. «Che cosa stai dicendo?» domandò, appoggiando con calma la tazza sul tavolo. «Quali bambini? E da dove … Read more