Mi hanno dato dell’ingenua perché ho aiutato uno sconosciuto per strada. Ma quando il giorno dopo ha varcato la porta del mio ufficio, nella stanza è calato un silenzio di pietra.
Ero la barzelletta dell’open space: “la stagista dal cuore enorme e il cervello in vacanza”, sghignazzavano. Mi chiamo Sarah Collins, ho ventitré anni e, sulla carta, ero “promettente”: stage al top, laurea brillante, curriculum pulito. Nella realtà, dentro Grant Financial ero trasparente. Un badge appuntato al petto, sei caffè al giorno, sei ordini impossibili, sei … Read more